Prevenire è meglio che curare, a maggior ragione quando si parla di possibili infortuni sui luoghi di lavoro con conseguenze spesso gravi.
È grazie a questo principio se siamo arrivati all'uso obbligatorio delle scarpe antinfortunistiche che rientrano, tecnicamente, nel rango dei dispositivi di protezione (DPI) degli arti inferiori.
Prima e dopo l'introduzione delle normative di sicurezza
Fino a pochi decenni fa, in molti ambienti di lavoro, l'abbigliamento prevedeva vecchie scarpe, spesso logore, senza che venisse prestata alcuna attenzione alle caratteristiche connesse alla sicurezza e alla comodità d'uso delle calzature. Il verificarsi di svariati incidenti, alcuni purtroppo anche mortali, ha spinto sia il legislatore nazionale che quello europeo ad adottare specifiche normative in materia di tutela dei lavoratori.
Da quel momento è iniziata un'approfondita attività di ricerca e sviluppo di materiali resistenti da parte delle case produttrici, abbinata ai progressi tecnologici per garantire ai lavoratori la serenità di poter svolgere le proprie funzioni con il massimo della protezione unita al comfort, ovvero assecondando il diritto a essere comodi, oltre che sicuri.
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Scarpe antinfortunistica: da quali rischi proteggono
L'importanza di indossare scarpe antinfortunistiche deriva, quindi, dalla necessità di proteggersi davanti a rischi presenti sui luoghi di lavoro. Se ti stai chiedendo da quali pericoli proteggono questo tipo di calzature, occorre fare un minimo di ordine, perchè - come probabilmente saprai - tali dispositivi sono differenti a seconda dei rischi presenti nei diversi ambienti.
A livello di macro-categorie i rischi (o pericoli) connessi alle attività lavorative possono essere di tipo differente:
Cosa devono indicare le scarpe antinfortunistiche
Non basta che una scarpa a uso professionale sembri resistente e adatta agli scopi per i quali vorremmo acquistarla. Esistono infatti specifiche norme che regolano la produzione e la commercializzazione di questi prodotti (nello specifico il D.lgs 475/92, modificato dal D.Lgs. 10/97).
Saperne di più aiuta nella scelta, oltre che nei controlli dei propri acquisti.
Innanzitutto, è fondamentale la presenza del marchio CE, che rende le calzature professionali conformi alle norme tecniche europee, principalmente, UNI EN 345, 346 e 347.
Le scarpe per l’antinfortunistica devono poi presentare, in modo chiaro, una serie di indicatori obbligatori:
Senza la presenza di tutti questi elementi le scarpe antinfortunistiche non sono regolari, per questo se ne sconsiglia assolutamente l'acquisto.
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