Abbiamo visto come le scarpe antinfortunistiche debbano rispettare determinate norme di Legge e specifici parametri a seconda del contesto in cui verranno impiegate
Tra le diverse tipologie presenti sul mercato ci focalizzeremo sulle "Calzature di sicurezza", quelle regolate dalla norma UNI EN ISO 20345:2008, recanti la sigla S cioè Safety.
Sono scarpe prescritte per attività che contemplano vari rischi di infortunio, per questo i modelli presentano un puntale idoneo a resistere a un urto di 200 J e a una compressione di 15 kN:
In altre parole: deve cioè resistere senza rompersi alla caduta di un peso di 20 kg da 1 metro di altezza.
Una calzatura di sicurezza a norma è chiamata a soddisfare requisiti minimi obbligatori, che rientrano nella tipologia base con marcatura SB.
Nelle righe precedenti, abbiamo accennato al puntale, ma esistono altre caratteristiche e standard minimi indispensabili, come per esempio:
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Grazie alla nostra esperienza abbiamo potuto appurare che, in rapporto alle calzature di sicurezza, oltre ai requisiti minimi ci sono altre 5 classi di rischio, per un totale di 6 (anche se la S1 prevede la variante S1P).
Dopo aver esaminato gli standard minimi di sicurezza, analizziamo le caratteristiche delle scarpe per le classi superiori (S1, S2, S3, S4 e S5), modelli che devono prevedere protezione più accurate per la difesa gli arti inferiori del corpo.
Innanzitutto, va precisato che tutte le calzature di sicurezza, dalla S1 in avanti, prevedono già i requisiti richiesti alla sicurezza base (SB).
Scarpe antinfortunistiche S1: Si tratta di un tipo di scarpa utilizzata in modo diffuso da magazzinieri, addetti alla logistica e alla movimentazione leggera di molti settori come, per esempio, in diverse branche del settore gastronomico-alimentare tra cui gli addetti al rifornimento degli scaffali nella grande distribuzione.
Le calzature di sicurezza S1 sono dotate di alcune proprietà:
Scarpe antinfortunistiche S1P: È una variante rispetto alle normali S1. La scarpa con marcatura S1P, infatti, è dotata di una lamina antiforo, in acciaio o altro materiale non metallico come tessuto o kevlar, in grado di proteggere da perforazioni o lacerazioni da oggetti appuntiti.
La maggioranza dei produttori negli ultimi anni ha progressivamente sostituito la lamina in acciaio con tessuti specifici, simili a quelli utilizzati per giubbotti antiproiettile, per contemperare le esigenze antiperforazione al comfort della scarpa stessa.
Infatti, la lamina di acciaio fa in modo che la suola si fletta ad arco distorcendo il naturale movimento del piede che si piega in corrispondenza delle dita durante la camminata.
Le calzature di sicurezza S1P sono quindi dotate di tutte le proprietà di una scarpa S1 con una caratteristica in più:
Queste scarpe sono adatte a lavoratori dell’edilizia e della carpenteria, ma anche a coloro che operano dell’industria meccanica e metalmeccanica, cioè in ogni tipo di contesto in cui è presente il rischio di farsi male tramite perforazione del piede.
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Scarpe antinfortunistiche S2: Sono calzature che presentano tutte le proprietà delle scarpe antinfortunistiche S1e la proprietà:
Per la loro realizzazione vengono sottoposte a un particolare trattamento idrorepellente ed è il motivo per cui questi modelli risultano più costosi di altri.
Sono destinate agli operatori di vari settori dove i piedi sono a contatto con liquidi come operatori in laboratori alimentari, operatori sanitari in ospedali e in farmacie.
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Prodotti di riferimento per il settore:
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Scarpe antinfortunistiche S3: Il livello di protezione del piede è ancora più elevato, annoverando i requisiti delle calzature di classe S2, si aggiunge anche la lamina antiforo.
Di seguito un riepilogo delle proprietà della scarpa di sicurezza S3:
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Calzature antinfortunistiche S4: Arriviamo agli stivali da lavoro in gomma o in PVC (tipo II) che prevedono il puntale, hanno tutti i requisiti delle classi S1 e soprattutto sono totalmente impermeabili all’acqua con caratteristiche antiscivolo che rendono questo tipo di calzature flessibili e adatte a più contesti lavorativi che necessitano di mantenere il piede all’asciutto in un ambiente bagnato da acqua, gliceridi o grasso. Sono in questo caso privi di lamina antiforo.
Questo tipo di stivali vengono utilizzati solitamente dall’industria alimentare poiché lavorano in ambienti con elevata presenza di acqua e varie tipologie di liquidi.
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Calzature antinfortunistiche S5: Anche in questo caso parliamo di stivali antinfortunistici in gomma o in PVC con tutte le caratteristiche dello stivale S4 ed in più la presenza di una lamina antiforo in funzione di protezione della pianta del piede, solitamente in lamina d’acciaio.
Sono calzature adatte a diversi ambienti e mansioni, particolarmente indicate in caso di condizioni di lavoro a elevato rischio. Per esempio, lavoratori dell’edilizia e della carpenteria che devono effettuare lavori in ambienti particolarmente fangosi e in generale bagnato.
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Con queste indicazioni riteniamo sia più semplice compiere una scelta consapevole per le tue calzature antinfortunistiche.
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