Innumerevoli sigle e abbreviazioni rischiano di generare confusione e creare incertezza. Ecco perché, per un argomento così importante come le scarpe antinfortunistica e - più in generale i DPI per gli arti inferiori - è bene fare un po' di chiarezza su tipi, categoria e classi di questi prodotti.
La classificazione delle scarpe antinfortunistiche prevede due tipi principali, sulla base dei materiali di produzione: la classe 1 racchiude le calzature realizzate in cuoio o in altri materiali con la sola esclusione di gomma e polimeri. La classe 2 ingloba invece quelle realizzate in gomma o polimeri.
Le categorie delle scarpe antinfortunistica
Subito dopo le classi, ci sono le categorie, vale a dire una suddivisione delle calzature in base al grado di protezione del puntale:
Di queste specifiche categorie abbiamo parlato in un apposito articolo che ti invitiamo a consultare
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Per ogni categoria di scarpa antinfortunistica esistono 6 sottocategorie
Dopo la classificazione e la categoria delle scarpe antinfortunistica arriviamo al passaggio successivo: le sotto-categorie.
In rapporto alle categorie sono state elaborate 6 sotto-categorie: SB, S1, S2, S3, S4, S5 - con applicazione degli stessi principi anche per le categorie P e O - con riferimento a specifici requisiti necessari che vanno a sommarsi a quelli base, già definiti dalla normativa generale.
Ogni sigla rappresenta la capacità di resistenza della scarpa a uno specifico agente, costituendo pertanto un requisito.
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Dove e come verificare le informazioni e i requisiti
Veniamo alla praticità: come fare a verificare se una scarpa è in linea con le mie esigenze? Tutte le informazioni che attengono alla singola scarpa antinfortunistica sono impresse (marcatura) dall'azienda produttrice direttamente sul dispositivo oltre che sulla nota di accompagnamento.
Per conoscere i requisiti (base o aggiuntivi) che le scarpe antinfortunistiche devono avere rispetto a un determinato contesto lavorativo o a una tipologia di attività, occorre fare riferimento alla norma UNI EN ISO 20344 denominata "Dispositivi di protezione individuale – Metodi di prova per le calzature", in cui vengono evidenziate le caratteristiche specifiche e le prove realizzate nei test di validazione.
Non dimentichiamo, inoltre, che le scarpe antinfortunistiche base devono soddisfare sempre i requisiti definiti dalla norma di riferimento.
Questo vale per le calzature di sicurezza (UNI EN ISO 20345), le calzature di protezione (EN ISO 20346) e le calzature da lavoro (EN ISO 20347).
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